La zampa dell’asparago è composta dal rizoma, al centro del quale crescono le gemme e dalle radici, che si dividono in due gruppi: radici principali e radichette. Le radici vivono più anni, mostrando una tendenza a soprapporsi alle vecchie, precedenti e a risalire verso la superficie con il passare del tempo, ragione per cui durante la stagione invernale è bene coprire con del terreno la parte produttiva.

Molte varietà di asparago sono sia bianche che verdi: la stessa varietà, cresciuta sottoterra, in assenza di luce, dà origine all’asparago bianco. Esistono tuttavia varietà più adatte alla produzione dell’asparago verde e varietà più adatte a produrre asparagi bianchi (di particolare delicatezza al gusto). Gli asparagi violetti, che costituiscono una nicchia di mercato, sono dotati di ottimo sapore.

L’asparago è ricco di fibre, vitamina A e C e potassio. Gli asparagi verdi sono inoltre fonte di caroteni, con proprietà antiossidanti e protettive delle superfici cutanee e delle mucose.

Per la coltivazione dell’asparago verde, viola e selvatico è necessario preparare un solco (trapezio rovesciato) profondo 20 cm., largo 30/40 cm., ben drenato e concimato con sostanza organica.

Per la coltivazione dell’asparago bianco, per il quale è bene selezionare terreni leggeri, si deve preparare un solco profondo 20 cm., largo 30 cm. e 40/50 cm nella parte superiore, sempre concimato adeguatamente. Per il bianco, nel primo anno d’impianto, si ricopre il solco man mano che la vegetazione si sviluppa; nel secondo anno, a inizio primavera, si dovranno stendere sull’asparagiaia ulteriori 20/30 cm. di terreno. Una buona baulatura è indispensabile allo sviluppo dell’asparago bianco, che deve crescere in ambiente privo di luce.

E’ importante selezionare terreni ben drenati, privi di ristagni d’acqua, a Ph 6,00/8,00 e con salinità non superiore a 8mS/cm. Il trapianto normalmente viene eseguito nei mesi tra febbraio ed aprile, con zampe poste su fila singola, sul fondo del solco, distanziate l’una dall’altra di circa di 30 cm. (3 zampe per metro lineare), facendo attenzione a stendere orizzontalmente le radici e ricoprendole poi con alcuni cm. di terreno. La distanza fra le file varia da 100 a 120 cm. per l’asparago verde, viola e selvatico; da 150 a 200 cm. per il bianco.
Le piante coltivate per ogni ettaro variano da 25.000 a 30.000.

Alla fine del primo anno d’impianto si suggerisce la raccolta di soli 2, 3 asparagi per pianta, per favorire l’irrobustimento dell’asparagiaia. L’asparago si raccoglie nei mesi tra aprile e metà giugno. La crescita ha inizio quando la temperatura media esterna si attesta sui 10°C.

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